La prima visita nella mastoplastica additiva con protesi
La prima visita nella mastoplastica additiva con protesi.
La prima visita specialistica è fondamentale per valutare l’indicazione clinica all’intervento di mastoplastica additiva.
Infatti, in sede di prima visita si valuta la taglia e la forma del seno.
Inoltre, si eseguono le misurazioni toraciche e mammarie per poter stabilire il tipo di protesi e la sua grandezza.
Ancora, la paziente esegue una prova di taglia.
Infine, al computer si visualizzano casi clinici simili per stabile con certezza la taglia e la forma desiderata.
Il prof. Antonino Araco ha eseguito negli ultimi 16 anni oltre 7.000 interventi di chirurgia estetica da primo operatore.
Si è specializzato in Inghilterra dove ha lavorato per oltre 8 anni come Consultant Cosmetic Surgeon al prestigioso Dolan Park Hospital d Birmingham.
Inoltre, ha elaborato e pubblicato oltre 60 articoli su riviste internazionali nel field della plastic and cosmetic surgery (leggi le pubblicazioni).
Di seguito sono riportate le domande più frequenti dell’intervento discusse in sede di prima visita nella mastoplastica additiva con protesi.
Cosa si intende per MASTOPLASTICA ADDITIVA DUAL PLANE Sec. Tebbetz?
La mastoplastica additiva è l’intervento chirurgico che permette l’aumento del volume del seno e il miglioramento della sua forma.
E’ indicata per mammelle ipoplasiche con o senza ptosi in donne maggiorenni.
DOVE SI ESEGUE L’INCISIONE?
L’incisione chirurgica per l’accesso è situato nel solco sottomammario ed ha una grandezza di 4 cm.
Questa tecnica rispetta l’integrità mammaria in quanto non si producono lesioni interne alla ghiandola mammaria, nei dotti galattofori e nei nervi, con conseguente trascurabile rischio di alterazioni della sensibilità e dell’erettibilità del complesso areola e capezzolo e della capacità di allattamento.
Per di più, non ci saranno problemi nel momento in cui verranno effettuati controlli mammografici ed ecografici in quanto non ci saranno cicatrici interne.
IN QUALE PIANO ANATOMICO E’ ALLOGGIATA LA PROTESI MAMMARIA?
La protesi mammaria viene alloggiata parzialmente al di sotto del muscolo grande pettorale (nella sua parte superiore e centrale) e parzialmente al di sotto della ghiandola mammaria (nella sua parte inferiore).
Dato che la quantità di ghiandola mammaria è quasi sempre insufficiente a fornire una buona copertura alla protesi è proprio il muscolo che copre l’impianto e ne limita la visibilità ed il cedimento precoce.
Riassumendo, nella posizione sotto-muscolare parziale i vantaggi sono:
– il minore rischio di rippling (visibilità della protesi),
– minore rischio contrazione capsulare (reazione fibrosa alla protesi)
– riduzione della possibilità di ptosi precoce (cedimento).
Uno studio internazionale pubblicato sulla prestigiosa Plastic and Reconstructive Surgery ha dimostrato la diminuzione di rippling e contrattura capsulare nella posizione sottomuscolare parziale (Plast Reconstr Surg. 2007 Jul;120(1):354-5; author reply 355-6_Araco A.)
QUALI PROTESI SI UTILIZZANO?
Nella mastoplastica additiva si utilizzano impiantidi silicone coesivo, che mantengono nel tempo forma e dimensione.
La forma delle protesi mammarie è di due tipologie: Rotonde ed Anatomiche.
Anche se è fondamentale valutare caso per caso la condizione clinica, taglia di partenza, misura toracica, distanza giugulo capezzolo, si può schematizzare con la seguente formula:
1) Per mammelle di piccole dimensioni, prima e seconda taglia scarsa e quando si vuole ottenere un risultato estetico più naturale è necessario l’utilizzo di protesi anatomiche.
2) Per mammelle di taglie maggiori, dalla seconda piena, si possono utilizzare impianti rotondi in base al gusto estetico della paziente.
Di fondamentale importanza è scegliere la protesi dalla giusta dimensione.
I DRENAGGI SONO NECESSARI?
La procedura non necessita di drenaggi in quanto il rischio di sanguinamento è trascurabile.
QUANTO DURA LA PROCEDURA?
L’intervento ha una durata media di 45 minuti.
CHE TIPO DI ANESTESIA E’ RICHIESTA?
L’anestesia sarà locale (nel punto di incisione della pelle) associata ad una leggera sedazione.
I vantaggi di tale anestesia sono:
– risveglio immediato al termine dell’intervento;
– assenza del rischio di ledere la laringe e le corde vocali perché non si utilizzano tubi endotracheali;
– recupero post-operatorio in 6-8 ore con dimissione dopo 8 ore.
CI SONO COMPLICANZE?
La mastoplastica additiva è un intervento sicuro e le complicanze chirurgiche sono rare (<1%).
E’ però fondamentale prendere coscienza delle possibili e potenziali complicanze che per quanto rare possono sempre accadere.
Le complicanze sono eventi previsti e prevedibili, non ulteriormente evitabili dalla buona pratica medica come l’ematoma, il sieroma, l’infezione, la ptosi precoce, il rippling, la contrazione capsulare.
COSA E’ LA CONTRATTURA CAPSULARE?
La contrazione capsulare è una fisiologica reazione dell’organismo alla protesi mammaria.
Consiste in una reazione fibrotica (la c.d. capsula) o anche definita reazione da corpo estraneo.
Infatti la protesi mammaria per quanto materiale biocompatibile è pur sempre un materiale estraneo all’organismo che non lo rigetta (perché si rigettano solo i tessuti di altre persone) ma si difende da esso isolandolo con una capsula.
Anche se la reazione fibrosa è diventata sempre meno importante tanto più gli impianti mammari hanno migliorato la qualità dei materiali e della testurizzazione esterna, in una percentuale di pazienti, dopo un certo numero di anni, succede che questa capsula diventa particolarmente spessa creando un indurimento della mammella.
E questo indurimento può creare insoddisfazione alla paziente e quindi necessitare di revisione chirurgica che consiste semplicemente nella rimozione della capsula e sostituzione della protesi.
Se desideri sottoporti alLa prima visita nella mastoplastica additiva con protesi chiama i centri Jenevì Medical.
La prima visita nella mastoplastica additiva con protesi