Da Ultherapy a CFU ÈLIFE, l’evoluzione degli hifu

Da oltre dieci anni la medicina e la chirurgia estetica si avvalgono degli  ultrasuoni microfocalizzati ad alta intensità o Hifu (High Intensity Focused Ultrasounds) per la rigenerazione del collagene endogeno.

Infatti, con l’invecchiamento si riduce progressivamente il collagene nativo.

I tessuti perdono tono e compattezza, favoriscono la formazione delle rughe e la perdita di tono favorisce il cedimento.

Clinicamente nel volto si ha la perdita del profilo mandibolare, la comparsa dei solchi naso-labiali, l’abbassamento dello zigomo e altre tipiche manifestazioni cliniche.

Il tessuto più importante nel processo di invecchiamento del volto è lo smas (sistema muscolo aponeurotico superficiale) che si trova al di sotto della pelle e al di sopra delle ossa del massiccio facciale.

Poiché per la rigenerazione del collagene è necessario uno stimolo termico nel tessuto target, per stimolare il collagene dello smas è necessario attraversare la pelle senza arrecarvi danno.

Pertanto, gli ultrasuoni micro-focalizzati sono in grado di agire specificatamente nello smas e creare punti di termo-coagulazione.

Proprio da questi punti si genera la contrazione delle fibre di collagene e lo stimolo per la rigenerazione di nuovo collagene.

Negli anni vi è stata una evoluzione tecnologica degli eletto-medicali che erogano ultrasuoni micro-focalizzati.

Infatti, nel lontano 2015 sono stato uno dei primi medici ad utilizzare in Italia Ultherapy, il primo elettromedicale approvato dalla Fda Americana.

Inoltre, ho effettuato diversi lavori scientifici che mi hanno permesso di:

• identificare la corretta indicazione al trattamento;
• regolare le potenze sui tessuti;
• identificare il corretto numero di spot lines necessario per avere un risultato clinicamente apprezzabile.

Il limite dell’ultherapy era il dolore nel trattamento (che imponeva una anestesia locale e spesso anche una sedazione) ed il costo elevato.

Poi, negli anni a seguire l’innovazione tecnologica mi ha portato all’utilizzo di Hifu Finesse che a differenza di Ultherapy erogava energie maggiori con minor fastidio per il paziente.

Infatti, grazie alla maggiore velocità nell’erogazione degli ultrasuoni micro-focalizzati, il tempo di calore nel tessuto si riduceva e questo si ripercuoteva nel minore dolore.

Inoltre, il transducer era montato su un manipolo robotizzato che permetteva una maggiore velocità e precisione nell’esecuzione del trattamento a costi minori.

Infine, dalla metà del 2021, ho a disposizione  CFU ÈLIFE, una evoluzione tecnologica di ultima generazione che permette l’erogazione degli ultrasuoni microfocalizzati ad una velocità tale che il manipolo è sempre in movimento.

Ciò permette di erogare un maggior numero di spot-lines ad una maggiore potenza con un maggior confort per il paziente.

Da Ultherapy a CFU ÈLIFE, l’evoluzione degli hifu