Drenaggio Si – Drenaggio No nella mastoplastica additiva
A cura del prof. Antonino Araco, direttore scientifico gruppo Jenevì Medical.
Nella prima visita specialistica riguardante l’aumento di volume del seno, una delle prime domande che le paziente mi pongono con costanza e timore è : “avrò il drenaggio” ?
La mia risposta è perentoria “dopo 20 anni di attività e oltre 4.0000 interventi di chirurgia plastica estetica al seno, non ho mai posizionato un drenaggio”.
In questo articolo cercherò di spiegarvi il perché!
In senso generale, il drenaggio è un dispositivo medico che mette in comunicazione una cavità corporea (nel caso in questione la tasca che accoglie la protesi mammaria) con l’esterno del corpo.
Il fine del drenaggio è quello di fungere da “spia” nel caso in cui all’interno della cavità si verificasse un sanguinamento.
Inoltre, il drenaggio funge da mezzo di drenaggio della raccolta di sangue dall’interno all’esterno della cavità.
Ma, nel caso della mastoplastica additiva primaria (cioè l’intervento che viene eseguito alla paziente per la prima volta) con tecnica dual plane secondo Tebbets, il drenaggio non solo non è utile ma è anche dannoso.
E, quando scrivo “dannoso” intendo che i potenziali rischi del drenaggio superano di gran lunga i potenziali benefici!
Pertanto, iniziamo ad esaminare i potenziali benefici…… ops…non ce ne sono!!
Infatti, nella mastoplastica additiva primaria, il rischio di sanguinamento è trascurabile (anche in riferimento alle statistiche riportate nella letteratura scientifica).
Inoltre, anche qualora si verifica il sanguinamento, il seno in questione si gonfia e la paziente lamenta dolore.
Pertanto, non occorre il drenaggio “spia” per capire che si sta verificando un sanguinamento, basta la visita medica.
Ancora, in caso di sanguinamento, il drenaggio non riesce ad evitare il gonfiore eccessivo del seno, perché si ostruisce in breve tempo.
Ora veniamo ai rischi!
Innanzitutto, il drenaggio è fonte di dolore per la paziente, perché è inserito attraverso un ago di grosse dimensioni passato “alla cieca” attraverso il costato.
Paradossalmente, lo stesso drenaggio è causa di sanguinamento, proprio perché l’ago può lacerare importanti vasi sanguigni attraverso il passaggio nei muscoli, sottocute e cute.
Ma, il vero motivo per cui è necessario evitare il drenaggio è per l’aumento del rischio di infezione della protesi.
Infatti, il drenaggio mette in comunicazione la cavità che accoglie la protesi che è sterile, con l’esterno del corpo.
Ed anche nel momento in cui il drenaggio viene rimosso, questa comunicazione, anche se per breve tempo, rimane.